Se il valore dei suoi testi, che potrebbe definirlo più cantautore che rapper, si evince fin dallascolto dei primi due dischi Manuale del giovane nichilista e Non è il mio genere, il genere umano, è con Educazione Sabauda, uscito il 27 novembre 2015, che la sua opera raggiunge lapice.
Irriverente, ironico e mai convenzionale, Willie Peyote si discosta dal diffuso stereotipo del rapper riuscendo a conquistare anche le platee più difficili.
Lo ha dimostrato vincendo il 1°premio della ll edizione del concorso per cantautori Genova per Voi e venendo selezionato per reinterpretare il brano Buttare li qualcosa dal Festival Gaber.
Willie Peyote registra un crescente successo di pubblico e critica: dedicano a lui spazi i canali dinformazione più tradizionali (Tg3, Quelli che il Calcio di Rai 3, Radio 2, La Stampa, Repubblica, Rumore, Rolling Stone), e quelli di nuova generazione (a poche ore dalla sua uscita Educazione Sabauda era uno dei dischi più ascoltati su Spotify).
Ma non è solo la cifra stilistica, a metà tra il rap e il cantautorato, a fare di Willie Peyote una felice eccezione nel panorama contemporaneo italiano, ma anche e soprattutto il contenuto dei suoi testi.
Le sue liriche, infatti, danno un ritratto acuto e molto personale del presente in cui viviamo, offrono istantanee efficaci della società di oggi, ne immortalano le tendenze (La dittatura dei non fumatori ) ironizzando sui suoi vizi (Cera una Vodka) e ne offrono una critica mai scontata, come nel brano Io non sono razzista ma.
Willie Peyote ha presentato dal vivo Io non sono razzista ma nella trasmissione Che Tempo Che Fa di Rai 3 ad aprile 2017.
La promozione del disco Educazione Sabauda si è conclusa con il tour estivo 2017, che ha toccato 30 città italiane.
Noi lo abbiamo Intervistato e se volete saperne di più potete ascoltare l'intervista dal widget sottostante
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